Su Sanremo: i cantanti (prima serata)

  • MENGONI
    Se dicessi che mi sarei ascoltato più volentieri un concerto di “unghie-sulla-lavagna” direste che sono esagerato. Quindi non dico niente.
  • GUALAZZI
    …mm …eh …mmii!!
    …non so come rendere su carta quei suoni tipici che si emettono mentre si caga.
    Non fraitendetemi, non è una critica negativa (tra l’altro, il cesso è una delle mie stanze preferite).
    Solo che …mm …eh …mmii, c’è qualcosa! Ma non ha ancora una forma.
    Sicuramente da tener d’occhio.
  • SILVESTRI
    Che dire? Sarà anche un comunista, ma è bravo.
    La canzone? Impeccabile!
  • MOLINARI-CINCOTTI
    “Vorrei-ma-non-posso” mi verrebbe da dire. Il pane magari c’era: i denti no.
    Da far rimpiangere i Jalisse.
  • MARTA SUI TUBI
    …”Morto sui tubi” ? Si, si, bel gruppo.
    No, dico, interessanti senz’altro.
    Cambierei solo il cantante.
  • MARIA NAZIONALE
    Bona. Innanzitutto Bona. Mediterranea e formosa come piace a me.
    Mediterranea anche nella voce (bellissima, che lo dico a fare).
    Però, come dire, in un contesto come quello del Festival ce la fai entrare solo a martellate.
  • GALIAZZO
    Ecco una cantante da Sanremo. A tratti Mina, a tratti Pausini, ma con una voce sua, ben modulata e ben definita. Buona pure la presenza scenica (tra parentesi, un bel “figurino”) e disinvolta quel tanto che non disturba.
    Mi spiace solo per la scelta del pubblico. Mi spiace che bastino due accordi di tango per mandare in tilt i callcenter.
    Mi aspetto di rivedere i Matia Bazar, da un momento all’altro.

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